Fuori dai piedi!
Sono consigliere regionale da cinque anni. Ho rifiutato al momento dell’elezione, di andare in pensione convinto di tornare a scuola e di “chiudere” dove avevo iniziato a 23 anni di età.
In questi anni ho regalato allo Stato 100.000 euro (quanto avrei ricevuto più i contributi versati).
Ricevo, martedì 23, comunicazione dal Ministero che mi informa che dal primo settembre prossimo sarò collocato unilateralmente in quiescenza (pensione).
Ora, a parte il caso personale
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l’illuminata ministra Gelmini è convinta di risparmiare? O semplicemente scarica la spesa su un’altra voce e su un altro ministero?
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Mentre tutti predicano la necessità di alzare l’età pensionabile (e poi licenziano i cinquantenni), non sarebbe opportuno chiedere agli interessati di scegliere quando smettere di lavorare?
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La signora ministra e il suo capo Tremonti, nella loro opera di distruzione della scuola pubblica e di riduzione del personale, daranno qualcuno dei posti liberati o continueranno nel massacro di precari e precarie?
Sergio Dalmasso
consigliere regionale di Rifondazione comunista
Scommettiamo?
1985: l’allora presidente della provincia Bonino giura in mille incontri che l’autostrada Asti/Cuneo sarà terminata “chiavi in mano” entro dieci anni (1995)
2001: sono annunciati i finanziamenti per il raddoppio della linea ferroviaria Cuneo/Fossano che dovrebbe essere pronta entro breve tempo.
Quante volte è stato dato per fatto il Tenda- bis?
Sono solamente tre esempi che dovrebbero far riflettere e tralascio il tunnel del Ciriegia, le autostrade Cuneo/Nizza e Ceva/mare, oltre a stendere un velo sul Mercantour.
Ora il cav. Berlusconi giura che il ponte sullo stretto sarà pronto entro sei anni, mentre tutti/e, all’unisono promettono la TAV Torino/Lione in poco più di dieci.
Scommettiamo?
Io dico che al termine della prossima legislatura regionale (2015) ci saranno tanti buchi dei sondaggi per tranquillizzare Unione europea e industriali, tanti progetti e che i costi saranno lievitati. Se non sarà così, chiederò scusa pubblicamente.
Chi oggi giura sull’opera, dovrebbe però impegnarsi, se questa non saràalmeno a metà a non ripresentarsi ad alcun livello di elezione.
Ne possiamo riparlare fra cinque anni?
Sergio Dalmasso
consigliere regionale di Rifondazione comunista